domenica 31 maggio 2020

L'acrostico dell'impresa

I             impegno
M           motivazione
P             persone
R            relazioni
E            etica
S            sostenibilità
A            azienda

#STEP17

A: azienda
B: business 
C: condivisione
D: directory
E: etica
F: factory
G: gestione
H: holding
I: impegno
L: leadership
M: motivazione
N: no-profit
O: organizzazione
P: profitto
Q: quote
R: responsabilità
S: skills
T: traguardi
U: utilità
V: versatilità
Z: zelo

#STEP16

Una prima riflessione da farsi quando si pensa ad un testimonial per un'impresa è data dal meccanismo con cui alcune aziende esprimono la propria identità e cultura commerciale attraverso la visibilità diretta del proprio opinion-leader il quale mette il proprio volto nella relazione con il cliente ponendosi come ruolo di garante del brand.
Certamente messaggi e testimonial vanno adeguati alla tipologia aziendale e, anche se difficile ripartire le caratteristiche dell'impresa in categorie ben distinte, si può fare una prima classificazione tra:

  • grande conglomerato
  • laboratorio
  • boutique
Con grande conglomerato intendo imprese di vaste dimensioni, sovente multinazionali, operative in vari settori e con forte impatto sociale (ad esempio società di energia, utilities o infrastrutture).
Se penso, invece, all'impresa come laboratorio l'attività aziendale si gioca tutto sull'innovazione tecnica e sulla ricerca al servizio del cliente.
Quando parlo di "boutique" penso ad un'impresa di altissimo contenuto qualitativo e forte personalizzazione del servizio su prodotti mai standardizzati. La "boutique" si connota per il prestigio di una qualità consolidata nel tempo, senza necessità di ri-affermarla continuamente. Il testimonial deve essere, perciò, portatore di una comunicazione molto discreta, sobria, riservata, ma al tempo stesso efficace.
Qualunque sia il settore in cui opera l'impresa la scelta di un testimonial è molto impegnativa e richiede l'attenta analisi di più variabili:

  • l'obiettivo che si vuol raggiungere
  • il target di riferimento
  • il budget a disposizione
  • la misurabilità di investimento
  • il coinvolgimento emotivo
Volendo scegliere come testimonial un volto noto o un personaggio famoso, uno dei più "spendibili" potrebbe essere a mio avviso Luca Zingaretti.
Egli gode di una intermedialità che è la caratteristica costitutiva dell'attuale sistema di comunicazione.
Possiede un'innata professione a sfidare se stesso e il proprio talento attraverso ruoli continuamente diversi e non perde mai di credibilità: sa dare "spessore" ai personaggi che interpreta in quanto li vive con grande senso di realismo.
I suoi personaggi rispecchiano persone comuni ma coerenti, discrete ma significative.
Assolutamente credibile nei panni da siciliano DOC, è un attore versatile che è in grado di ricoprire con uguale bravura sia ruoli classici che parti squisitamente moderne ed attuali.
L'attore, infatti, ha visibilità, armonia, capacità attrattiva, carisma, sa trasferire significato al brand senza penalizzarlo a causa di una sua sovrapposizione al marchio.
E sono queste le caratteristiche che possono portare un'impresa a trarre profitto positivo dalla sponsorizzazione affidata ad un testimonial.


venerdì 29 maggio 2020

#STEP15

Nel 1972 uscì un libro considerato da alcuni profetico, da altri catastrofista dal titolo "I limiti dello sviluppo". Era il rapporto del MIT al Club di Roma.
Partendo da alcune simulazioni al computer gli autori descrivevano alcuni scenari che la Terra avrebbe potuto presentare in futuro.
Da questa prima analisi ne sono scaturite molte altre che hanno evidenziato un problema la cui soluzione oggi non è più procrastinabile: la convivenza del Pianeta con l'uomo, perché un sistema finito qual è la Terra non può sopportare una crescita infinita.
Ci sono dei limiti fisici.
Considerando l'ambiente una precondizione per soddisfare qualsiasi altro bisogno (è dalla terra, intesa come unità di vita, che traiamo gli elementi per la nostra sussistenza) non possiamo dimenticare che la soddisfazione di qualsiasi bisogno "superiore" dipende dal capitale umano/sociale e dal capitale economico "costruito" che è rappresentato da tutte le cose create dagli individui.
Possono convivere questi due bisogni? 
A mio avviso è compito di ogni impresa riuscire ad amalgamarli tenendo ben presente il concetto di sostenibilità.
"La sostenibilità con questa economia è una menzogna.... La sfida del secolo è il cambio dell'economia"  Carlin Petrini, Forum Barilla: "La grande sfida è lo sviluppo sostenibile"



Secondo la definizione tradizionale lo "sviluppo sostenibile" è "uno sviluppo che risponde alle esigenze del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare le proprie".
Le dimensioni e la profondità della crisi attuale e la sua natura sistemica impongono un ripensamento del modello di sviluppo economico su base globale.
Le organizzazioni devono oggi rispondere a nuove esigenze tra cui considerare nei propri modelli di business anche gli aspetti ambientali e sociali del proprio operato in una visione nuova del fare impresa.
In tale scenario ogni impresa è chiamata a:
  • comprendere quale sono i fattori chiave per garantire una crescita sostenibile del business
  • far leva su questa comprensione per creare nuove opportunità di business e mitigare i rischi derivanti da un contesto in continuo mutamento
  • definire ed attuare modalità di lavoro sostenibili in tutte le aree e in tutti i processi dell'impresa
Adottare i principi della sostenibilità significa pensare ad un futuro diverso in cui ogni impresa è chiamata ad esprimere le capacità di evolvere al variare delle condizioni dell'economia, della scienza e dei mercati per difendere il proprio vantaggio competitivo ed ottimizzare la creazione di valore.
La sostenibilità non è dunque da intendersi come uno "stato" immutabile ma come un processo continuo che richiama la necessità di coniugare tre dimensioni fondamentali ed inscindibili:
  • sviluppo economico
  • tutela dell'ambiente
  • responsabilità sociale


lunedì 11 maggio 2020

#STEP14

Progetto Mose di Venezia
Corriere della Sera,19 Novembre 2019, Gian Antonio Stella: "Tra perizie, varianti e tangenti l'opera è costata il triplo dell'Autostrada del Sole".

Piazza San Marco a Venezia è allagata, l'acqua alta colpisce ancora. Questa notizia lascia senza parole e ci si chiede come mai non sia stato attivato il sistema di protezione dall'acqua alta della laguna di Venezia il cosiddetto Mose.
Sembra impossibile, ma a 30 anni dal suo progetto e a 16 dall'inizio della costruzione, il Mose non è stato né completato né collaudato.
Una storia, purtroppo, tutta italiana che, se innovativa nel momento della sua ideazione, si è trasformata in una delle tante costruzioni non completate che ha portato ad uno sperpero di denaro: doveva, infatti, costare 2 miliardi mentre sono già stati spesi 5.5 miliardi. Inoltre come altre imprese è stata associata a scandali giudiziari per tangenti e corruzione. Scandali che hanno ulteriormente rallentato i lavori per cui la consegna è stata procrastinata al 31 dicembre 2021.
Senza entrare nel merito degli aspetti politici, economici e giudiziari mi piace sottolineare quella che è stata l'idea e dovrebbe essere il funzionamento di questa grande impresa unica al mondo.
La laguna è un luogo di transizione tra terra ed acqua ed è in perenne stato di instabilità. La morfologia che la caratterizza dipende dal materiale che viene depositato dai fiumi e dall'azione delle maree. Le bocche del porto che permettono alla laguna di comunicare con il mare creano un ambiente salmastro con una ricca biodiversità. All'interno dell'area lagunare oltre a isole, valli da pesca, casse di colmata e litorali sono compresi fondali, velme e barene che sono gli ambienti più caratteristici, ma anche i più fragili dell'ecosistema.
Di qui la necessità di realizzare un'opera che mantenesse immutato il carattere e la percezione del luogo, valorizzasse la complessità ambientale, paesaggistica e storica del litorale.
La scelta della costruzione del Mose (MOdulo Sperimentale Elettromeccanico) poteva soddisfare tutte queste esigenze.
Si tratta, infatti, di un'enorme progetto di ingegneria civile, ambientale ed idraulica costituita principalmente da 4 dighe a scomparsa poste alle tre bocche del porto lagunare e realizzate con 78 paratoie auto-sommergibili ancorate da un lato sul fondale. E paratoie, azionate tramite l'immissione/espulsione di aria/acqua, possono variare la loro galleggiabilità per isolare la laguna dal mare in caso di eventi di alta marea sino a 3 metri.
È perciò importante che il Mose entri in funzione quanto prima così da impedire quanto accade sempre più spesso a Venezia a causa della tropicalizzazione dei fenomeni meteorologici.
L'emergenza che sta vivendo Venezia, una delle città simbolo dell'Italia e patrimonio dell'Unesco, se non verrà superata sarà una sconfitta per il nostro Paese, una sconfitta per l'umanità tutta.

#STEP13

Volendo vedere la parola "impresa" nella bioingegneria si possono evidenziare almeno due strade.
La prima quella di considerare il termine nel significato di azienda, la seconda quella di intendere la parola nell'accezione di "fatto", "di azione intrapresa".
Sul piano economico le imprese biotech sono un comparto in forte espansione perché molto innovativo e dedito alla ricerca alla ricerca e allo sviluppo in vari campi: salute, agricoltura, zootecnia, ambiente, bioeconomia, ecc.
In Italia nella zona della provincia di Modena si è creato uno dei poli biomedicali più importanti che conta oltre 100 aziende specializzate.
Se si intende invece la parola impresa nel significato di "azione" i risultati che l'ingegneria biomedica ha raggiunto sono molto importanti e significativi.
Basti pensare, solo per citare alcuni esempi, al sistema di stimolazione elettrica del midollo spinale che ha consentito ad alcuni paraplegici di recuperare l'uso delle gambe; alla sintesi di un materiale ingegnerizzato in genere di "mimare" il tessuto osseo e cartilagineo per stimolarne la rigenerazione; alla stampa in 3-D di molte protesi, alla costruzione di una mano artificiale in grado di "fare quasi tutto"; allo sviluppo di una pelle sintetica "intelligente" in grado di trasmettere segnali al cervello.
Nel prossimo futuro l'ingegneria biomedica sarà uno dei settori di maggiore interesse sia in campo economico che in campo scientifico e culturale.

#STEP24

La parola impresa ha molti significati . Comunemente viene usata per definire un’azione difficile e valorosa o, in economia, un organismo...