Un industriale che voglia investire capitali per costruire fabbriche moderne, spaziose, belle, inserirle con armonia nel paesaggio urbano, che voglia dare concretezza a concetti come il rispetto e la valorizzazione della persona è un imprenditore illuminato o un folle utopista?
Nel mondo odierno, dove è mutato l'orizzonte della crescita con la fine delle economie chiuse e con l'avvento della globalizzazione, sicuramente il successo di un'impresa diventerà sempre più concreto se alla base della stessa ci sarà un disegno intellettuale, un complesso di valori e di significati culturali sia di impegno sociale e civile.
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