Vediamo nella narrativa con quale significato alcuni autori hanno usato il termine "impresa":
Evento, accadimento prodotto dall'uomo: Alessandro Manzoni "La notte però fu a tutt'e tre così buona come può essere quella che succede a un giorno pieno di agitazione e di guai e che ne precede uno destinato a un'impresa importante e di esito incerto".
Iniziativa economico-sociale: Alessandro Manzoni "Gli scudi spesi da lui in quell'impresa...furono centocinquemila, la più parte dei suoi".
Avventure amorose: Gabriele D'Annunzio "Le cortigiane la circondano, la svergognano, le ricordano i luoghi ove la videro, ove la incontrarono, le imprese d'amore, le fortune, gli amanti innumerevoli...".
Impegno, sforzo, fatica: Giacomo Leopardi "Io voglio alzarmi e farmi grande ed eterno con l'ingegno e con lo studio: impresa ardua e forse vanissima per me".
 |
Decameron |
Spedizione militare: Giovanni Boccaccio "Può aver udito ricordare il re Carlo il Vecchio per la cui magnifica impresa e poi per la vittoriosa vittoria del re Manfredi furono di Firenze i ghibellini cacciati".
Economia e diritto: Giorgio Bassani "Dopo le nozze sarebbero andati a stare tutti e tre assieme in una casa nuova, in un villino fuori Porta San Benedetto, per l'acquisto del quale stava appunto trattando con un'impresa di costruzioni".
Litigio: Matteo Maria Boiardo "Poi contra tutto il mondo aveti impresa".
Riferimenti:
Nessun commento:
Posta un commento